STEP#6 I PRECEDENTI STORICI DELL' INVENZIONE

L'apparecchio acustico non nasce certamente nel 1964, anno in cui è stato registrato il brevetto di john G. Prentiss e John T. Valaskovic. Il dispositivo in questione ha radici ben più antiche.
La necessità di amplificare l'intensità sonora nasce addirittura nella Preistoria. L'uomo aveva capito che per sentire i rumori in lontananza, poteva avvicinare la mano racchiusa in modo tale da formare una "coppa" all'orecchio. Questa tecnica, però, non pùo chiaramente considerarsi la prima apparecchiatura acustica.




Il primo strumento utilizzato per ridurre le menomazioni uditive è stato il corno. Esso consisteva essenzialmente in un imbuto rudimentale costruito in ottone. Era in grado di aumentare l'intensità sonora fino a 30 decibel. Solamente a partire dal XVIII secolo si diffusero le trombe acustiche lavorate a mano.








Il primo apparecchio acustico elettrico (chiamato "Akoulathon") risale al 1898, pochi anni dopo l'invenzione del microfono a carbone (brevettato da Thomas Edison). Grazie a tale scoperta, si riuscì a  converire il suono in segnali elettrici. Questo apparecchio acustico era caratterizzato da un ricevitore da tenere in mano.





Nel 1921, grazie all'invenzione del tubo a vuoto, i segnali elettrici trasmessi dal suono furono, per la prima volta, amplificati in modo efficiente. Proprio in quest'anno fu brevettato il "Vactuphone", un apparecchio acustico che pesava circa 3 kilogrammi e che pertanto presentava ancora numerose problematiche.





A partire dagli anni 40, con la scopreta dei transistor, fu possibile miniaturizzare la batteria e di conseguenza l'involucro esterno dell'apparecchiatura. Furono inoltre create nuove strutture in grado di supportare più facilmente gli apparecchi acustici. Sono riportate qui di seguito alcune immagini che raffigurano alcuni dei supporti più utilizzati in questi anni.


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